UNA CHIESETTA UN POPOLO UNA STORIA
di Carla Gennari e Oscar Gerolin
Dicembre 1996
Con il patrocinio dei Comuni di: Solaro, Ceriano Laghetto e Limbiate
Prefazione
Spesso, in questi anni, ho cercato di frugare fra i ricordi della gente, dei primi abitanti del nostro villaggio per raccogliere la memoria delle origini della nostra storia.
Nasceva l'idea di poter raccontare alle nuove generazioni e alle nuove famiglie quegli anni, faticosi e nobili.
Così, in occasione del cinquantesimo della costruzione della chiesetta, abbiamo deciso di "mettere per iscritto" qualche memoria, senza pretese.
Ora posso presentare questo libretto frutto del desiderio che il ricordo delle origini del nostro villaggio non vada perduto. Perché?
Le radici storiche, culturali, religiose di un popolo grande o piccolo hanno sempre la forza generatrice di vitalità. È bene non dimenticare la fatica e la sofferenza, la speranza e la solidarietà, la gioia e la fraternità che caratterizzarono il sorgere delle nostre case, del nostro popolo, di questo nostro villaggio.
Vuole essere, poi, questo scritto un invito a contemplare la chiesetta della Madonna dei Lavoratori come richiamo ai valori etemi, al di là del tempo e della storia.
"Andate a Maria": modello della fede, della vita quotidiana, della famiglia, del lavoro, della sofferenza "Andate a Maria" per imparare a vivere. Queste parole scolpite sulle scale che portano alla cripta della chiesetta restano un invito a lasciarci guidare da Maria nella vita.
Grazie a coloro che hanno lavorato per questo scritto la signora Carla Gennari e l'architetto Oscar Gerolin in particolare insieme a tanti altri, permettendoci così di "non dimenticare" la sorgente della nostra storia, ancorata alla fede, significata nella chiesetta della Madonna dei Lavoratori.
Il Parroco
Don Piero Pigliafreddo
Motivazione
Mi incaricò, un giorno. Don Piero, parroco nostro, di esprimere su carta notizie riguardanti la Chiesetta.
Ne ricorreva il 50° di costruzione: era d'obbligo il dirne più e ordinatamente.
Proprio a me, Don?
Attraverso quali fonti, essendo io qui immigrata negli anni '70?
Non ho vissuto da ricordare, non materiale cui attingere, non cultura specifica per descriverne.
Da ciò grande perplessità: io, da sola?
Ad un giovane architetto inviai la proposta: immediata la risposta di un sì.
L'io poteva diventare noi. Insieme si può, si deve.
CHIESA è edifìcio sacro: è già valida competenza.
CHIESA è comunità di uomini: è l'altra primaria direttiva.
La gente collabora, la memoria ricorda, materiale viene offerto, giornalisti e studenti ne hanno in parte scritto, un tempo; si indaga, si ricerca, si intervista, si fotografa.
La nostra sensibilità fa il resto, col nostro semplice scrivere : tutti devono poter capire, adulti e ragazzi.
Doverosa tuttavia la precisione semantica della seconda parte: ad ogni cosa il proprio specifico nome.
Non la storia del Villaggio Brollo nei suoi cinquant'anni. Solo immagini, foto di un album, pagine di vita della prima comunità, legate ad un decennio e dintorni, scritte attorno alla chiesetta.
Per conoscere un po' dell'antico vivere, per scoprire una chiave di lettura di quell'arte, seppur povera, che comunque, l'edificio sacro ci propone, onde rimparare a leggerla e ad apprezzarla.
II tutto a lode e gloria della Madonna dei lavoratori.
Carla Gennari
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